Formata dal ramo destro del fiume Liri, si sviluppa lungo una parete rocciosa inclinata per un dislivello di circa 27 metri e una lunghezza di circa 160 metri. E’ un salto spettacolare, pienamente godibile in tutto il suo splendore solo in periodi di buona portata del fiume e durante le piene stagionali. Infatti le sue acque sono state irregimentate intorno al 1950 per alimentare una centrale idroelettrica di grande impatto estetico sui luoghi circostanti e sulla cascata stessa. Anche questa, così come la vicina cascata “verticale”, è stata dipinta da molti artisti nel XVIII e XIX secolo e descritta dai tanti viaggiatori che hanno visitato la valle del Liri. Infatti, numerosi e di grande valore sono i quadri esposti nei musei di tutto il mondo ed altrettanto numerose le citazioni nei diari di viaggio e negli scritti dell’epoca. L’origine del nome “valcatoio” è da ricondurre, con tutta probabilità, all’originaria presenza di impianti per la produzione della lana, laddove le macchine per la follatura erano chiamate “valchiere”. Oggi la cascata è visibile dalla camminata del “parco fluviale”, una bella e godibile area attrezzata che si trova lungo il fiume in pieno centro cittadino. Nel parco si trova un edificio che ospita la biblioteca comunale mentre, volgendo lo sguardo tutt’intorno, numerosi sono gli edifici che testimoniano di un fiorente passato industriale di lanifici e cartiere.